Data e luogo di nascita: Chieri (TO), 1840

Data e luogo di morte: Narni (Roma), 1894

Biografia:
Pittore e incisore italiano. Studiò all’Accademia Albertina dal 1858 con Carlo Arienti, Andrea Gastaldi, Enrico Gamba ed Agostino Lauro per l’incisione che a partire de quegli anni ebbe un grande sviluppo tra gli artisti italiani e francesi. Fu compagno più anziano di Tommaso Juglaris all’Accademia Albertina e suo grande amico. Fece quadri storici e paesaggi. Già socio al Circolo degli Artisti, nell’elenco del 1873 è definito come “Maestro di pittura”. Divenne un abile incisore e si specializzò nell’acquaforte. Lasciò un’aulica incisione con il Ritratto di Cesare della Chiesa di Benevello per l’Album Speciale del 1864.
Socio della Società degli Acquafortisti nel 1974, giunse a Parigi nel 1874 e Goupil, accortosi del suo valore, gli commissionò varie incisioni (Stella 347). Ritornò nel 1878 per visitare l’Esposizione e venne ospitato e aiutato da Tommaso Juglaris. Fu anche scultore e scrittore d’arte. Per 8 anni, dal 1865 al 1873, fu professore aggiunto alla cattedra di Andrea Gastaldi all’Accademia Albertina e alla morte di Enrico Gamba nel 1883 venne nominato al suo posto come Professore di Disegno di Figura. Fu anche Soprintendente delle Rege Scuole di Disegno e Socio della Società degli Acquafortisti nel 1974. Fu poi nominato nel 1884 direttore artistico della Regia Calcografia di Roma. Juglaris, nel suo testamento in data 23 marzo 1924, dichiara di possedere “un’incisione del Gilli rappresentante Salvator Rosa”.Ebbe grande successo nel 1872 con Arnaldo da Brescisa dopo il diverbio con papa Adriano, Torino, Galleria d’Arte Moderna. Partecipò alla rinascita dell’architettura medievale collaborando con Edoardo Arborio Mella al restauro del duomo di Casale e di Chieri. Ebbe grande successo all’Esposizione Generale Italiana del 1884, dopo essere stato scelto da Federico Pastoris e Alfredo d’Andrade a rilevare graficamente i dipinti da inserire nel ciclo pittorico e decorativo del castello e del borgo medievale del parco del Valentino.

Bibliografia:
STELLA 345;
JUGLARIS, Memorie storiche, I (1869)-II (1874-1878) – Testamento olografo (1924);
COMANDUCCI (1934) 297;
GIUBBINI G., L’acquaforte originale in Piemonte e in Liguria; 1860-1875, Genova 1976 217-218;
MALLÈ (1976) 37;
BELLINI 212;
Dizionario Enciclopedico dei Pittori e degli Incisori Italiani, dall’XI al XX secolo, Giorgio Mondadori e Associati, 1983;
MARINI (2007) 446;
PRALORMO M., TOMIATO M., L’acquerello in Piemonte dall’Ottocento ad oggi, Torino 2018.

Scheda a cura di: MR