Data e luogo di nascita: Torino, 13 maggio 1857
Data e luogo di morte: Torino, 9 agosto 1914
Biografia:
Figlio di Giuseppe autore di pezzi per pianoforte e operette, e di Adele Ripert.
Si laureò in Ingegneria nel 1882 dopo aver ricevuto dal padre un’educazione musicale non superficiale. Sposò Ida dei baroni Brunati ed ebbe una sola figlia, Olga, anch’essa pittrice dilettante che rimase nubile. Il suo percorso formativo fu molto vario. Dapprima allievo di Federico Pastoris di Casalrosso (v.) che aveva conosciuto a Rivara (v.) nel 1875 entrò in contatto con Carlo Pittara, Eugenio Gays (v.) e la loro scuola. Studio a Barge, Imbarcadero al Valentino, Spiaggia della Riviera Ligure, Barche in secca sono tutte opere di efficace impianto e di rara concisione, affini nel taglio compositivo a quelle di Giuseppe Alby (v.) (Mallè 1976). Espose alla Società Promotrice di Torino (v.) dal 1880 e al Circolo degli Artisti (v.) dal 1885 fino al 1913, presentando molte miniature a tempera su pergamena. Collaborò con Camillo Riccio alla realizzazione delle strutture espositive per la mostra di Torino del 1884, e anche qui presentò alcune miniature nella sezione “Arte Antica”.
Rinomato miniaturista, fu apprezzato da una vasta committenza che comprendeva anche i membri di Casa Reale. Si ricorda una Veduta di Canelli, olio su pergamena del 1898, donata al senatore Giuseppe Saracco quando divenne cittadino onorario dalla città di Canelli. Dalbesio fu attratto anche dalla pittura di genere (post 1910) ed eseguì numerosi bozzetti di ambienti piemontesi con soggetti neomedievali ripresi dai castelli valdostani e canavesani: Interno del castello di Issogne è molto simile nell’impianto ad alcuni scorci di Alfredo D’Andrade e di Pastoris. Orientò la sua pittura verso una più netta rappresentazione del paesaggio, con atmosfere terse, basate sui contrasti di luce e di colori puri (Mallè 1976). Disegnò bozzetti per cartoline illustrate a soggetto militare in occasione degli anniversari dei vari reggimenti come, ad esempio, quelle dei Fatti d’arme del Risorgimento. Partecipò attivamente, eseguendo cartelloni e tabelloni illustrativi, alle celebrazioni del bicentenario dell’assedio di Torino nel 1906 (Amoretti-Menietti 2005). Nel 1942, con l’intento di dare una prima definizione degli artisti della Scuola di Rivara (v.), furono esposte nella sede del giornale “La Stampa” opere dei pittori del cenacolo rivarese.
Dalbesio era presente con quattro quadri: La portantina, Interno del castello di Issogne e due Studi. Il corpus principale della sua opera è in varie collezioni private.
Bibliografia:
De Gubernatis, Dizionario degli Artisti Italiani viventi, 1889; Stella 593; Comanducci (1934) 172; Dragone-Conti 253 con regesto delle opere esposte; Mostra del Centenario della Società Promotrice, 1842-1942 104; Mallè (1976) 77; Marini (2003/2004) 253, (2007) 292; Bellini 135, III vol. (2009) 111, 441; Amoretti-Menietti, Torino 1706, cronache e memorie della città assediata, Ed. il Punto, Torino 2005 231-214; Gramegna L, Dragoni azzurri. Romanzo storico sull’Assedio e la Battaglia di Torino del I706, Torino 1906 (5° ed. 2002); Reviglio della Veneria M.L. Antonielli d’Oulx F, Feste religiose nel bicentenario della battaglia di Torino, 1706-1906, atti del convegno, vol.II, Torino 2007; Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 31, 706; M. L. Reviglio Della Veneria, Recherche sui pittori di famiglia. Artisti della nobiltà tra XIX e XX secolo. Torino 2014
Fonte: Ferdinando Sobrero
Scheda a cura di: Ferdinando Sobrero