Data e luogo di nascita: Mongardino (AT), 19 ottobre 1885

Data e luogo di morte: Noli (SV), 24 agosto 1971

Biografia:
Allievo di G. Grosso e P. Gaidano, frequentò l’Accademia Albertina di Torino, ove conseguì numerosi premi. Vinse il concorso biennale per una borsa di studio istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione.
A Milano gli venne assegnato il Premio Fumagalli per il paesaggio alla esposizione Nazionale dell’Accademia di Brera (1914).
Finita la prima guerra mondiale divise lo studio con il pittore P. A. Boccalatte ma si staccò dall’ambiente artistico torinese, alternando soggiorni sempre più lunghi a Noli sulla Riviera Ligure. Si dedicò all’arte sacra, ispirandosi in particolare ai Vangeli, illustrandone i passi salienti. Queste opere furono esposte, oltre ad un Paesaggio alla Quadriennale torinese (1919).
Partecipò alla I Esposizione d’Arte Sacra a Venezia (1920) con un’intera sala a lui riservata dove espose 16 grandi disegni con la vita e i miracoli di Gesù.
Alla III Biennale romana (1925) il Ministero della Pubblica Istruzione scelse un suo quadro da inviare a Brighton all’Esposizione d’Arte Italiana (1926). Partecipò con Luce fra le tenebre alla XII Biennale di Venezia (1920), con Marina e Strage degli innocenti alla Quadriennale torinese (1923); con Pianto sul mare alla XIV Biennale di Venezia (1924), con In chiesa a messa alla XV Biennale di Venezia (1926), con Moltiplicazione dei pani e nuovamente con In chiesa a messa all’ultima Quadriennale di Torino (1927).
Da questo momento si isola sempre di più dagli ambienti culturali del regime fascista, limitando la sua partecipazione alle mostre ufficiali. Due suoi dipinti furono acquistati dal Re per il Quirinale.
Lasciò un grande affresco nella Cattedrale di San Pietro a Noli e nello stesso anno eseguì il grande ritratto del maresciallo Caviglia per la Sala Consiliare del Municipio di Finale Ligure (1931). Nel 1942 espose alla Promotrice delle Belle Arti di Torino Paesaggio Ligure ormai orientato verso la pittura di paesaggi marini e agresti, isolandosi ancor più dal mondo artistico ufficiale. Espose Uscita da Messa alla Quadriennale di Torino (1951). Realizzò la pala d’altare nella nuova chiesa parrocchiale di Gorra frazione di Finale (1960) progettata dall’amico e compagno di Accademia architetto Giuseppe Denegri. Si dedicò alla decorazione di altre chiese e di alcuni palazzi della Liguria. Organizzò mostre personali alla Galleria d’Arte “Le Tre Arti” di Noli (1967 e 1968).
Gli furono dedicate (dal 1972) alcune mostre postume alla Galleria La Fornace di Asti, alla Galleria Berman di Torino, alla Galleria Fogliato di Torino, e nel 2000 alla Galleria Palbert di Torino. Tre sue opere furono esposte ad Acqui (2001) alla mostra Dal divisionismo all’informale: tradizione, visionarietà e geometria nell’arte in Piemonte (1880-1960) .
Un’ampia rassegna curata da Patrizia Baldizzone dal titolo Giovanni Rovero, un artista del Novecento tra Piemonte e Liguria gli fu dedicata a Noli (luglio-agosto 2005) e poi ad Asti (settembre-ottobre 2005).

Bibliografia:
COMANDUCCI, (1934) 622, ed altre ed.;
Giornale di Genova, Luglio 1939;
MISTRANGELO A., Giovanni Rovero, Torino maggio 1977;
GALVANO A. e GUASCO L., La Pittura a Torino all’inizio del secolo, 1978;
DRAGONE A., Giovanni Rovero a cent’anni, Torino gennaio 1986;
VALLORA M., Dal divisionismo all’informale: tradizione, visionarietà e geometria nell’arte in Piemonte (1880-1960) , catalogo della mostra, Acqui 2001;
BALDIZZON P., Giovanni Rovero, un artista del Novecento tra Piemonte e Liguria, catalogo della mostra, Daniela Piazza ed., Torino 2005;
MARINI, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento, (2007), 752

Scheda a cura di: MLRdV