Data e luogo di nascita: Torino, 17 novembre 1818
Data e luogo di morte: Firenze, 8 marzo 1872
Biografia:
Figlia di Giuseppe Anselmi, funzionario di corte, nativo di Murello di Saluzzo e di Anna Rotari di famiglia borghese di Vercelli.
Giuseppina Anselmi fu avviata dal padre allo studio del disegno e della pittura, Fu allieva dello studio privato di Giambattista Biscarra (v:) direttore della Reale Accademia di Belle Arti di Torino (v.). Nel 1832, a soli 14 anni, Giuseppina partecipò alla seconda Pubblica Esposizione di Torino, che si svolse al Castello del Valentino, dove presentò un disegno a matita Gesù bambino dormiente, copia di un originale ritenuto di Sebastiano Conca.
Nel 1838 fu presente alla nuova esposizione del Valentino con alcuni disegni. Acquisito un certo riconoscimento, nel 1841 eseguì, dietro commissione di re Carlo Alberto, due opere per la rinnovata Galleria del Daniel a Palazzo Reale a Torino: il Ritratto di Eustachio Chappuis e Il ritratto di Attone vescovo di Vercelli.
A Torino nel 1842 presentò alla Prima Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti (v.) quattro olii (Tre ragazzi che si divertono all’altalena, Un’Affricana in custodia di un tesoro, Un puttino e Una figura di donna tratta dal vero) e un disegno a matita (Ritratto di Giuseppe Baretti):
Il quadro Tre ragazzi che si divertono all’altalena fu selezionato tra le 150 opere esposte, e la litografia, incisa da Lorenzo Metalli, fu regalata a tutti i soci (Stella, cit 48,49). La tela ad olio con grande cornice, è firmata dall’autrice all’interno del nastro del cuscino, e rappresenta i primi tre figli di Angelo Melano di Portula e precisamente il figlio Emanuele che sposerà Carolina Viarana di Monasterolo e le gemelle Ippolita sposata con Enrico Solaro di Monasterolo, e Edvige nubile (collezione privata, Torino).
Tra il maggio e il giugno 1842 iniziò un lungo viaggio di perfezionamento che la portò prima a Firenze e poi a Roma. Visitò gli atelier di importanti artisti del tempo: Vincenzo Camuccini, Pietro Tenerani, Luigi Cauda, Luigi Canina, Luigi Fioroni, Bertel Thorwaldsen, Natale Carta e Fedele Bruni. Venne nominata, nel 1843, accademica di merito dall’Accademia dei Virtuosi al Pantheon e più tardi ricevette analoga nomina dalle Accademie di Belle Arti di Firenze e Perugia.
Nel 1843 venne celebrato il matrimonio con il conte Claudio Faina di Orvieto. In questa città diede vita ad un piccolo un salotto artistico frequentato da letterati e pittori orvietani e perugini. Tra il 1844 e il 1851 nacquero tre figli: Clelia, Eugenio e Gemma.
Inviò quadri alle esposizioni torinesi del 1844, 1845, 1847 e a quelle perugine del 1848 e 1855. Negli anni cruciali del Risorgimento che vide la partecipazione attiva dei cognati, Mauro e Zeffirino Faina, la sua attività artistica rallentò. La famiglia fu al centro dell’attenzione della polizia pontificia: Zeffirino venne condannato a morte in contumacia per aver fatto parte del Governo Provvisorio instauratosi a Perugia nel 1859. Seguirono anni difficili che minarono la sua salute: nel 1866 il figlio Eugenio si arruolò tra i volontari di Giuseppe Garibaldi nella III Guerra d’Indipendenza; e l’anno successivo morì la figlia Gemma. Anche i rapporti con il marito Claudio Faina si deteriorano. Partì allora con la figlia Clelia per l’Italia settentrionale, ritornando a Torino e Vercelli, città natale della madre. Trascorse un piacevole soggiorno a Cannobio, sul Lago Maggiore, dove finalmente riprese la pittura.
Nel 1871 partecipò alla prima Esposizione nazionale dei lavori femminili, che si svolse a Firenze.
Espose, tra l’altro, il ritratto della principessa Maria Bonaparte Valentini e quello di Emma Marignoli, opere che le procurano lodi e premi.
Nel 2016 la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto ha dedicato a Giuseppina Anselmi Faina, nelle sale dello storico Palazzo Faina di Piazza Duomo, la mostra di dipinti, disegni, bozzetti e documenti intitolata Giuseppina Anselmi Faina Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria curata da Giuseppe M. Della Fina.
Bibliografia:
STELLA 48-49; COMANDUCCI (1934) 17; Mostra del centenario della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino. 1842-1942 92; MARINI G.L, Dizionario della pittura piemontese dell’Ottocento, AdArte, Torino 2013; M. L. REVIGLIO DELLA VENERIA, Recherche sui pittori di famiglia. Artisti della nobiltà tra XIX e XX secolo. Torino 2014; LUCA MONTECCHI, Giuseppina Anselmi Faina, ed. Ceccarelli, 2016
Scheda a cura di: MLRdV