Data e luogo di nascita: Torino, 24 agosto 1879

Data e luogo di morte: Ripafratta (Pisa), 7 settembre 1959

Biografia:

Figlio di Roberto Biscaretti di Ruffia (v.) deputato al Parlamento; assessore municipale (Manno), senatore del Regno, primo presidente dell’Automobile Club di Torino e co-fondatore della FIAT, e di Beatrice Ferrero.

Coltivò con il padre la passione per le automonili, con lui fondò a 19 anni nel 1898 l’Automobile Club di Torino. Nel 1899 partecipò alla corsa di velocità Verona-Mantova-Brescia-Verona classificandosi secondo dietro a Ettore Bugatti. Nel 1901 partecipò, con il padre Roberto, con il giornalista della Stampa Edgardo Longoni e il pilota Felice Nazzaro, al 1° Giro automobilistico d’Italia alla guida della prima automobilre FIAT. Si laureò in Giurisprudenza nel 1904 e lavorò per qualche tempo in aziende automobilistiche di Genova e Roma. Rientrato a Torino nel 1908 si dedicò al disegno artistico e tecnico, specializzandosi nel disegno meccanico con particolare abilità nel “disegno esploso”: suoi sono i molti cataloghi dei pezzi di ricambio riprodotti in ogni parte meccanica. Fu grafico pubblicitario, paesaggista fantasioso e delicato nell’uso della tecnica del pastello e della tempera ed ebbe studio in via della Rocca 22 a Torino. Fu anche umorista e caricaturista raffinato dal segno elegante e personale, a volte surreale.

Si cimentò sul giornale satirico Numero con Pitigrilli e per lui illustrò nel 1915 il libro Le vicende guerresche di Purillo Purilli bocciato in storia. Dal 1916, a capo dell’ufficio stampa della Itala Fabbrica di Automobili di Torino, lavorò nel campo della grafica pubblicitaria fino al 1930. Fu autore di varie pubblicazioni: Album Sportivo 1905, L’Automobile 1932, Auto 53, Auto 54, Auto 55, Auto 56, Carrozzieri di ieri carrozzieri di oggi 1952, e collaborò a diversi giornali sportivi. Realizzò numerose copertine e pagine pubblicitarie per la Rivista mensile del Touring Club Italiano. Nel 1933 il Salone dell’Automobile gli affidò la direzione della prima mostra retrospettiva sull’industria del motore, ed ebbe così l’idea di costituire un Museo dell’Automobile raccogliendo con grande impegno vetture e documenti per oltre venticinque anni. Nel 1939 allo scoppio della guerra la sua collezione fu sistemata precariamente nei locali sotto le gradinate dello Stadio Comunale di Torino. Nel 1956 l’Automobile Club di Torino gli conferì il titolo di “Pioniere della Guida” con diploma di benemerenza e medaglia d’oro per i 54 anni di patente. Nel 1957 riprese il progetto del museo. L’Anfia, il Comune di Torino, la famiglia Agnelli e vari enti cittadini e nazionali decisero di costruire il Museo dell’Automobile. Si era dedicato anche a realizzare una serie di tavole a colori per illustrare la storia della FIAT, ma non riuscì a terminare l’opera. Nell’ottobre 1959 Giovanni Agnelli, allora vice presidente della FIAT, propose di intitolargli il Museo. Nel 1960, il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino venne inaugurato e nell’atrio venne collocato il suo busto in bronzo opera dello scultore Marco Bisi (Biffignandi). Attualmente il Museo dell’Automobile è stato ristrutturato in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Bibliografia:

Manno A, Il patriziato subalpino, (1906), CD ed. Vivant, 2000; Libro della Nobiltà Italiana, già Libro d’oro della nobiltà italiana, Collegio Araldico, ed. IX, Roma, 1937-1939; Pitigrilli, Le vicende guerresche di Purillo Purilli bocciato in storia, albo, 32 pp. in versi, ill. da Carlo Biscaretti, S. Lattes e C. Torino, 1915; Libro della Nobiltà Italiana, già Libro d’oro della nobiltà italiana, Collegio Araldico, ed. IX, Roma, 1937-1939); Soleri E. (a cura di), Manifesti pubblicitari torinesi, 1900-1960, Torino 1989; Biffignandi D, Auto d’Epoca, luglio-agosto 1995; Biscaretti, una vita per l’automobile, a cura dell’Associazione ex Allievi Fiat, Torino 2004; Asta Bolaffi Ambassador, Manifesti, 3 giugno 2010, 56; M. L. Reviglio Della Veneria, Recherche sui pittori di famiglia. Artisti della nobiltà tra XIX e XX secolo. Torino 2014

Scheda a cura di: MR