Data e luogo di nascita:Casale Monferrato (Alessandria), 15 marzo 1859
Data e luogo di morte: La Loggia (Torino), 3 settembre 1933
Biografia:
Figlio di Giovanni Bistolfi, scultore in legno morto a 26 anni nel 1861.
Si iscrive all’Accademia di Brera, allievo del Casnedi per il disegno e di Argenti per la scultura. Frequenta il gruppo degli scapigliati con Ranzoni e Cremona. Poiché non viene accettato ai corsi di scultura di Giuseppe Grandi, nel 1880 si trasferisce a Torino, al corso di scultura di Odoardo Tabacchi, che lo giudica già pronto per la professione tanto da aprire un proprio atelier eseguendo opere di marcato gusto verista.
Nel 1883 gli viene richiesto il busto per la commemorazione di Antonio Fontanesi, e nell’occasione conosce il poeta Giovanni Camerana, comincia a frequentare il pittore Lorenzo Delleani stringendo con lui una decennale amicizia. Fu pittore, scultore, scrittore, promotore di eventi artistici, quali la Triennale e l’esposizione d’Arte Decorativa Moderna del 1902, ed anche senatore del Regno, nel 1923. Si trasferì a La Loggia in un grande studio di scultura, necessario per far fronte alla grande richiesta di lavoro, soprattutto per i monumenti funebri, che gli danno fama anche se la critica ne depreca il pesante simbolismo che invece attira la clientela borghese con commissioni di opere importanti. Ad esempio si ricorda la tomba Orsini nel cimitero monumentale Staglieno a Genova 1899-1906. Nell’insieme il monumento è una complessa allegoria di valori laici (Pensiero, Amore filiale, Infanzia, Dolore, Maternità, Fede, Lavoro). Questo linguaggio simbolico interpreta la morte in una lettura innovativa e densa contenuti sociali,
Il suo stile si apre a influenze moderniste, secessioniste e liberty, con una personale interpretazione della figura che diventa ridondante di riferimenti simbolisti e sensuali tanto da creare una moda detta “bistolfismo” (una vicenda parallela a quella di Giacomo Grosso, anch’egli vittima della reazione al successo conquistato).
Dal 1890 partecipa attivamente alla vita culturale torinese, dagli intellettuali che gravitano attorno alla figura di Lombroso agli epigoni di Giovanni Cena; con Enrico Thovez e Davide Calandra fonda la rivista “L’Arte Decorativa Moderna”. Dal 1930 rallenta l’attività artistica ma non quella della bottega che forma decine di scultori. Più di 170 opere tra terracotte, disegni, bozzetti, gessi sono esposte alla Gipsoteca di Casale Monferrato.
Bibliografia:
Stella 601-609; Maggio Serra (1993) 403; Ornatissima Contessina Sofia di Bricherasio, Q.n.62, i Quaderni della Collezione civica d’arte, Pinerolo 2009: Caponetti G., Quando l’automobile uccise la cavalleria, Milano 2011; A. Audoli, Da Bistolfi a Mastroianni. Cent’anni di scultura torinese, cat. della mostra, Galleria Matteotti, Torino 2015; Visioni alpine. Cesare Biscarra e la scultura piemontese tra Ottocento e Novecento, a cura di Daniela Berta e Armando Audoli, catalogo alla mostra, Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti, Usseglio, 2017
Scheda a cura di: FB