Data e luogo di nascita: Lisbona (Portogallo), 26 agosto 1839
Data e luogo di morte: Genova, 30 novembre 1915
Biografia:
De Andrade suscitò grandi consensi che poi si appannarono progressivamente tanto che non venne nemmeno citato da Mario Soldati nel suo volume sulle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Torino (1927); fu appena nominato da Anna Maria Brizio (1945). Solo nel 1946 De Andrade fu rivalutato da Marziano Bernardi per la sua qualità pittorica, la sua versatilità e cultura.
Il padre, uomo d’affari di Lisbona, volle avviarlo alla carriera commerciale e alla sua stessa professione, mentre De Andrade decise di fare il pittore e divenne incisore e architetto.
Visse a Genova (dal 1854) e l’anno seguente visitò l’Esposizione Universale di Parigi. Studiò architettura presso l’Accademia Linguistica (dal 1857) seguendo le lezioni di Besasco e contemporaneamente frequentò lo studio di Tammar Luxoro che lo presentò a Fontanesi. Soggiornò a Ginevra per proseguire gli studi artistici con Calame (1860), rivide Fontanesi. Nel quadro Pascolo presso lo stagno a Creys (raccolta De Andrade, Lisbona) sono evidenti i legami con Fontanesi (1860).
Viaggiò per due volte nel Delfinato, tra il 1861 e il 1863, prima con E. Bertea, poi con E. Rayper.
Iniziò a frequentare il circolo dei paesisti di Rivara (1863) mentre la sua pittura di paesaggio risentiva della lezione di Corot. Seguirono i viaggi nella campagna romana e una serie di lavori: Tempesta sulla palude; Castelfusano (1867) a Torino, Galleria d’Arte Moderna, dove il “taglio della composizione è di una nudità agghiacciante e perfino scostante… tanta è la forza espressiva di quel momento di tensione in cui palude e cielo si confondono” (MALLÈ 1976).
Soggiornò a Firenze presso l’amico Telemaco Signorini, in stretto contatto con i macchiaioli. Appartengono a quel periodo: S. Margherita Ligure; Il porticciolo o Seno di S. Michele di Pagana a Torino, Galleria d’Arte Moderna che rappresentano “le più belle pitture “macchiaiole” nate in quei tempi in Italia nord-occidentale”. (MALLÈ).
Tornò in Portogallo (1858) dove si impegnò per l’istituzione di Società artistiche simili a quelle italiane e grazie alla sua volontà anche a Lisbona venne inaugurata la Promotrice.
Si trasferì definitivamente in Italia (1864); l’anno successivo gli venne affidata la cattedra di Arte Decorativa all’Accademia Linguistica. Nel decennio 1860-1870 espose continuativamente alla Promotrice di Genova e infittì il suo rapporto con Vittorio Avondo (1868) partecipando attivamente alla cerchia animatissima dei pittori di Rivara. Già i quadri Dintorni di Roma; Ariccia a Lisbona (collezione Katia De Andrade, 1862) e Spiaggia di Nettuno sempre a Lisbona (collezione De Andrade) erano in sintonia con la opere di Pittara e Bertea. Il clima di Rivara rivive fortemente in Ritorno dal pascolo; Carcare, (1869), Torino, Galleria d’Arte Moderna e in Donna di ritorno dal fonte, e ancora in Prato verde, Rivara, (1869); in Mattino di primavera, Rivara, (Lisbona, raccolta Ruy De Andrade, 1869).
Abbandonò l’attività di pittore (1875) per dedicarsi con passione al restauro di monumenti medievali ed edifici storici in genere (castelli di Fenis, Issogne, Pavone, Rivara e Tagliolo). Fu l’animatore della costruzione del Castello e Borgo Medioevale di Torino (1884) e l’anno successivo venne nominato Regio Delegato per la conservazione dei Monumenti del Piemonte e della Liguria. Progettò, per la cosiddetta “arte applicata”, centinaia di mobili, ferri battuti, vetrate e ceramiche, e lasciò, un gran numero di disegni e rilievi di monumenti antichi, oggi ritenuti preziose fonti documentarie, conservate nel fondo De Andrade presso Galleria d’Arte Moderna a Torino.
Bibliografia:
L’Arte in Italia, aprile 1873;
STELLA 295;
Mostra del centenario Promotrice;
DRAGONE-CONTI 134, 253;
BERNARDI M.-VIALE V., Alfredo D’Andrade, Torino 1957;
MALLÉ (1976) 71-73;
GIUBBINI 169-180, 179.3, VII/VII;
CASTELNUOVO-ROSCI III, 1428;
CERRI M.G.-BIANCOLINI D.-PITTARELLO L. (a cura di), Alfredo d’Andrade. Tutela e restauro, catalogo della mostra (Torino 1981), Firenze 1981;
MARINI (1995) 182;
CORTI G., In viaggio con Alfredo D’Andrade da Aosta a Ivrea, Fondazione Alfredo D’Andrade, Milano 2003;
L’enciclopedia tematica Rizzoli Larousse, 2005, vol. 1 590; MARINI (2007) 300.
Scheda a cura di: FB