Data e luogo di nascita: Ligornetto (Canton Ticino), 1820

Data e luogo di morte: Mendrisio (Canton Ticino), 1891

Biografia:
Scultore italiano di origine svizzera, frequentò l’Accademia di Brera a Milano dove fu influenzato dalle ricerche formali di Leonardo Bartolini e dalla pittura romantica di Francesco Hayez, come appare nelle sue prime opere La preghiera del mattino, 1846, Milano, Ospedale Maggiore e Napoleone morente, presentato all’Esposizione Internazionale di Parigi dove ottenne il primo premio, ora a Parigi, Museo del Louvre (1867).
Rinnovò completamente la scultura in Italia ad iniziare da Spartaco, 1847, Milano, Palazzo Litta, ora a Ligornetto, Museo Vela. Le sue opere manifestano uno stile oscillante tra realismo e idealizzazione.
Nel 1853 si trasferì a Torino dopo l’espulsione dal regno Lombardo-Veneto per patriottismo e la sua prima opera fu il Monumento a Cesare Balbo, padre del risorgimento piemontese. Tenne la cattedra di Scultura all’Accademia Albertina di Torino (dal 1856 al 1867).
Nell’ambito della copiosa produzione celebrativa e ufficiale sono da ricordare, per la loro sobrietà, il Monumento all’Esercito sardo Torino (1857) e le statue di Maria Teresa e Maria Adelaide di Savoia, Torino, Santuario della Consolata.
Nel 1859 espose alla Promotrice di Torino Una fontana, statuetta in marmo e L’abate Rosmini, monumento in marmo da collocarsi nella chiesa dei padri rosminiani a Stresa. Nel clima postunitario il suo stile divenne energico e vibrante carico di verismo sociale come nel bassorilievo delle Vittime del lavoro (1883) Roma, Galleria d’Arte Moderna. Lo scultore Annibale Galateri ebbe notorietà con il monumento in marmo e bronzo dedicato a Vincenzo Vela (1911), posto di fronte alla Galleria d’Arte Moderna a Torino e poi spostato, negli anni ’60 del Novecento, al fondo di corso Stati Uniti all’incrocio con corso Mediterraneo.
Alberto Maso Gilli lasciò un’incisione con il Ritratto di Vincenzo Vela.

Bibliografia:
Catalogo degli oggetti d’arte ammessi alla pubblica esposizione aperta il 1° maggio 1859 nel palazzo dell’Accademia Albertina per cura della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino, V. Bona, Tip. della Reale Accademia Albertina, 1859, 27;
STELLA 170;
JUGLARIS, Memorie storiche, I (1870);
L’enciclopedia tematica, Rizzoli Larousse, 2005, vol. 3, 2368;
PANZETTA A., Dizionario degli scultori dell’800 e 900, Torino 1990, 211;
BERTONE V./DRAGONE P., Vincenzo Vela: Minerva, Università degli Studi di Torino, Torino 2003;
PANZETTA A., Atlante regionale degli scultori italiani dal neoclassicismo al primo novecento. Il Piemonte. Da Amedeo Lavy a Medardo Rosso, Torino 2008.

Scheda a cura di: MLRDV