Data e luogo di nascita: Va1ganna (VA), 19 dicembre 1831
Data e luogo di morte: Milano, 25 marzo 1905
Biografia:
Dopo i primi studi a Brera, completò la formazione a Firenze dove fu influenzato da Lorenzo Bartolini, e poi a Roma, alla scuola di Pietro Tenerani.
Tornato a Milano lavorò dapprima come aiuto di Antonio Tantardini per il Monumento a Cavour (Milano, 1863) e più tardi per il Monumento a Leonardo in piazza della Scala (1872).
Sviluppò uno stile autonomo, d’impronta eclettica e oscillante tra il classicismo e il verismo in parallelo con la ricerca pittorica della scapigliatura milanese.
Succedette nell’insegnamento della scultura all’Accademia Albertina di Torino nel 1867 a Vincenzo Vela, dopo le sue improvvise dimissioni per la polemica sorta per il monumento a Cavour.
Entrò al Circolo degli Artisti di Torino nel 1868.
Nel 1870 scolpì per il Bogorama innalzato in Piazza Castello, di fianco a Palazzo Madama, la figura del Progresso moderno “sotto le spoglie di vaga e benefica donzella”.
Giunse a Parigi nel 1878 per visitare l’Esposizione, venne ospitato da Juglaris e sicuramente conobbe l’opera di Carpeaux.
Lasciò opere importanti come il Monumento ad Ugo Foscolo dopo il trattato di Campoformio (1867) a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna; la Dolente per la tomba Omodeo (Milano, Cimitero Monumentale) e il Monumento ad Arnaldo da Brescia (1882, Brescia). Si ricorda ancora il Monumento a Pietro Paleocapa (1871, Torino).
Bibliografia:
ROCCA L., Gianduja e il Gran Bogo, cenni storico-descrittivi, Torino, 1886;
STELLA 362;
JUGLARIS, Memorie storiche II (1878);
DALMASSO F. GAGLIA P. POLI F., L’Accademia Albertina di Torino, Torino 1982 56-57;
PANZETTA A., Dizionario degli scultori italiani dell’800, Torino 1990, 204;
L’enciclopedia tematica Rizzoli Larousse, 2005, vol. 3 2220;
PANZETTA A., Atlante regionale degli scultori italiani dal neoclassicismo al primo novecento. Il Piemonte. Da Amedeo Lavy a Medardo Rosso, Torino 2008.
Scheda a cura di: FB